Vendemmia 2017, poca produzione ma alta qualità
La vendemmia 2017 deve ancora finire ma già si fanno i primi bilanci di questa stagione.
E’ stata un annata molto arida in Italia ; sono mancate le precipitazioni invernali che arricchivano le riserve idriche e gli acquazzoni estivi che davano respiro alle piante . Il 2017 si ricorderà per uno degli anni più caldi di sempre; il clima secco con pochissime piogge soprattutto nei mesi estivi, ha influito anche nello sviluppo della vite e nella maturazione dell’uva. In toscana gran parte delle aziende vinicole hanno anticipato l’inizio della raccolta proprio perché le alte temperature hanno portato ad una più veloce maturazione del frutto. Queste condizioni hanno determinato una minor produzione che nella zona Val di Cornia – Suvereto si aggira attorno al 30%. Le stime vendemmiali, presentate da Unione Italiana Vini (Uiv) e Ismea per l’Osservatorio del Vino, prefigurano una perdita media del 26,1%, con punte di flessione in Valle d’Aosta (-32,5%), e al Centro-Sud e isole: Toscana -32,5%, Umbria -35%, Lazio -32,5%, Abruzzo -30%, Puglia – 30%, Basilicata -32%, Sicilia -35%, e Sardegna -35%. Però, non solo notizie negative da questa vendemmia 2017 la mancanza di umidità e le alte temperature hanno dato uve sane e una selezione naturale di elevata qualità specie per le concentrazioni. Il Merlot è stato il primo vitigno ad essere raccolto per poi passare al Vermentino. Dopo qualche settimana abbiamo vendemmiato il Sangiovese, uno dei più belli degli ultimi anni! Mancano solo poche settimane per la completare questa vendemmia che si concluderà con il nostro Cabernet.
Vi consigliamo quindi di prendere nota di quest’annata e di acquistare uno dei nostri vini perché sarà sicuramente da conservare nella vostra cantina.